Verso metà Gennaio, con il mio gruppo di amici, cercavamo una pizzeria dove andare di sabato sera, che avesse spazio per 12 persone e non fosse troppo lontana dalla Nomentana: è così che ho scoperto Fornace Stella, una pizzeria aperta a dicembre a piazza Lecce, in zona Piazza Bologna. Ve ne ho già parlato brevemente su Agrodolce.it, ma oggi voglio approfondire un po’ le mie impressioni,visto che se ne sta parlando davvero moltissimo ultimamente.
Ecco alcune nozioni sul locale: lo spazio è pensato da Laurenzi Consulting, i proprietari sono Enrico Mercatili e Roberto Priora e la pizza nasce dall’idea di Giancarlo Casa, uno dei pizzaioli più importanti del panorama romano, proprietario de La Gatta Mangiona a Monteverde.
Il locale è molto carino, grande, in una zona popolare quindi la sera quando arriviamo, intorno alle 21, è quasi completamente pieno. All’ingresso si trova la cassa e il forno, una vista confortante appena si entra in un ristorante. Superato qualche gradino si aprono varie sale, noi veniamo fatti accomodare in quella più in fondo, dopo la cucina, in una sala molto bella, con il nostro tavolo, un tavolo da 6 e due tavoli da 2.
Ammetto che appena ci portano i menu sono colpita, una mini raccoglitore ricco di pagine, con una grafica molto carina e una guida alla lettura sul retro di ogni pagina, dove altro mai si è visto?
La proposta è molto varia e spazia da antipasti di cucina da tutta Italia a fritti delle tradizionali pizzerie romane, da primi classici a proposte di secondi creativi, da pizze a burger e carne alla griglia.
Come antipasto io ho voluto assaggiare il fritto misto: supplì al ragù, supplì cacio e pepe, crocchette, fiore, olive ascolane da dividere per due persone. I fritti erano buoni, ben asciutti, le olive ascolane (che sono una mia passione) erano fatte in casa, quindi per me già questo valeva tutta la cena. Il resto del tavolo ha provato altri fritti vari, la ribollita e alcune bruschette.
Sugli antipasti abbiamo avuto qualche problema con il servizio, un antipasto era andato perso chissà dove, ma è stato risolto abbastanza prontamente.
Per quanto riguarda le pizze, ho deciso di provare la Pizza Bianca con genovese napoletana e la Fumo Rosso. Una menzione speciale va all’impasto, alto e arioso all’interno del bordo ma anche leggermente tenace, che mi ha ricordato un po’ quello di Pepe in Grani. La cottura della pizza anche è buona, cosa che denota un ottimo uso del forno, comunque in funzione da poco.
Purtroppo non sono stata però troppo soddisfatta dei condimenti: la pizza con Genovese nel complesso era buona, ma ho trovato i pezzi di carne troppo grandi e un po’ duri, mentre la mozzarella utilizzata era gustosa. Di questa pizza non ho capito l’utilizzo dei pomodori interi freddi sopra, l’avrei preferita con una genovese più morbida, come sugo. Gusto mio ovviamente, però alla fine il sapore era buono.
La Fumo Rosso era sicuramente meno coinvolgente della Genovese, una pizza più tradizionale ma con un sapore confortante e deciso, che ho apprezzato molto. Anche qui i pomodori datterini erano appoggiati sopra, ma sicuramente erano stati passati in forno dopo essere stati scottati.
Per non farmi mancare nulla (e per dovere di cronaca) ho assaggiato anche, pochissimi, Bucatini all’Amatriciana: ottimi, con un sugo molto carico e con tantissimo guanciale croccante. Sicuramente quindi dovrò tornare per assaggiare come si deve i primi e i secondi, anche questi arrivati al tavolo ma passati sotto il mio naso.
Interessanti i dolci. Io ho provato la cheesecake con Gentilini e salsa ai frutti di bosco: la crema di formaggio spalmabile dolce al punto giusto, ben bilanciata dall’acidità della salsa e con un fondo di biscotti marmoreo, proprio come piace a me. Ammetto che un po’ assomigliava alla mia, di cheesecake.
Tirando le somme, considerato che al tavolo è stata presa anche una bottiglia di vino e varie birre, più l’acqua, il prezzo non è stato particolarmente alto. Circa 30 euro a persona, che però ammetto che sarebbero stati molti molti meno senza il vino rosso e con solo una birra a testa.
Facendo un paio di conti, se si prendono l’antipasto misto in due (15 €), due pizze (8 € in media), due dolci (6 €), acqua e due birre (5 €) si spenderanno circa 27 euro a testa. Un prezzo più che onesto per una serata a cena fuori.
Sicuramente Fornace Stella diventerà uno dei miei punti di riferimento in una zona dove le pizzerie di qualità scarseggiano, e andrò presto a provare i suoi primi e secondi, perché il menu ha veramente attirato la mia attenzione.
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